Disinfestazione Processionaria: Il Problema
Esistono circa 40 differenti specie di processionaria: le più diffuse in Italia sono, secondo la nomenclatura scientifica, la Processionaria del Pino e la Processionaria della Quercia.
La processionaria del Pino deve il suo nome alla caratteristica abitudine di muoversi sul terreno in fila, formando una sorta di processione.
Gli adulti di processionaria sfarfallano dal terreno tra la fine di giugno e l'inizio di settembre, con un picco nel mese di luglio. La femmina si arrampica lungo il tronco del pino dove viene fecondata. Si alza, quindi, in volo alla ricerca di piante adatte sulle quali nidifica. Verso la metà di agosto, dopo un periodo di incubazione di 30-45 giorni, nascono le larve.
Le zone maggiormente a rischio di infestazione da processionaria sono i giardini o aree verdi con presenza di pini o querce. Le infestazioni sono riconoscibili per la presenza di filamenti bianchi tra due o più rami.
Disinfestazione Processionaria:
La Soluzione di Eko03
Il periodo migliore per effettuare gli interventi di disinfestazione processionaria è giugno - settembre.
In inverno si effettua la raccolta e la distruzione dei nidi di processionaria, operazioni queste da eseguirsi con la massima cautela per evitare ogni contatto con i peli urticanti delle larve.
A fine estate (fine agosto - inizio di settembre) si interviene con trattamenti alla chioma con insetticida microbiologico con dosi di 100 - 150 grammi di prodotto in 100 litri di acqua.
Tali trattamenti di disinfestazione forniscono ottimi risultati nei confronti delle larve di processionaria di prima e seconda età.
I metodi di disinfestazione della processionaria variano in base al ciclo vitale dell’infestante e, di conseguenza, al periodo dell’anno in cui si riscontra l’infestazione.
In inverno è il momento in cui appaiono i nidi di processionaria sugli alberi, avvalendosi della competenza di operatori professionisti è possibile procedere con la rimozione meccanica.
Con l’arrivo della primavera, i bruchi di processionaria scendono dalle piante per infilarsi nel suolo. In questo momento è possibile utilizzare trappole con sostanze vischiose che, poste sui tronchi delle piante infestate, intrappolano i bruchi prima che tocchino il suolo.
Un Ulteriore metodo è caratterizzato dalle trappole a ferormoni.
Il periodo in cui si dispongono tali trappole è indicativamente la prima metà di giugno, ovvero quando le falene femmine richiamano i maschi con lo scopo di evitare che maschi e femmine si incontrino e, quindi, si riproducano.
In esso si riconosce l’essere un buon metodo di controllo, ma non comporta una disinfestazione totale.
In ultima opzione, possiamo parlare della lotta microbiologica, applicata indicativamente nel periodo da fine agosto ad inizio ottobre.
Tramite un apposito macchinario, viene immessa all’interno del tronco una soluzione insetticida ecocompatibile, così facendo per capillarità verrà rilasciata nell’aria tramite la chioma e l’albero risulterà protetto da ulteriori attacchi, tale soluzione viene adottata su aree molto vaste come pinete o parchi.
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